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Il Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio, istituito dal Decreto legge 27/01/2022 per contenere gli effetti negativi derivanti dall'emergenza Covid, ha una dotazione di 200 milioni di euro per l’anno 2022, è finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto a favore delle imprese attive e con sede in Italia, che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio ( Elenco Codici Ateco ammissibili allegati sotto).

Possono accedere al contributo le imprese che:

- presentano un ammontare di ricavi, riferito al 2019, non superiore a 2 milioni di euro;

- hanno subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

Inoltre,

- non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall'articolo 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lett. d), del decreto leg.vo 8 giugno 2001, n. 231.

contributi sono ripartiti tra i soggetti aventi diritto, riconoscendo a ciascuno un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019, come segue:


60%: per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a € 400.000;
50%: per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a € 400.000 e fino a € 1.000.000;
40%: per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a € 1.000.000 e fino a € 2.000.000.

 

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 3 maggio 2022 e sino alle ore 12:00 del 24 maggio 2022.

Tutte le domande saranno oggetto di valutazione, laddove il fondo disponibile non fosse sufficiente a soddisfare le richieste pervenute, le stesse verranno evase dal Ministero con una proporzionale rimodulazione del contributo.