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Resto Al Sud, l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017, viene potenziato grazie ad un nuovo emendamento al DL Rilancio. Due sono le novità:

  • il contributo a fondo perduto passa dal 35% al 50%;
  • il finanziamento massimo per ogni beneficiario passa da 50 mila a 60 mila euro.

L’incentivo, prima delle novità del Dl Rilancio, consisteva in un:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.

 

Le novità del D.l Rilancio

Grazie al nuovo emendamento al Dl Rilancio, in fase di approvazione al Parlamento, la misura verrà articolata nel seguente modo:

  • 50% del finanziamento come contributo a fondo perduto;
  • 50% come prestito a tasso zero.

Inoltre sale anche il finanziamento massimo erogabile da ogni beneficiario da 50 mila a 60 mila.

Il Decreto Rilancio (art.235) consente inoltre a chi ha completato il programma di spesa finanziato, di avere un’ulteriore somma a fondo perduto.

L’ulteriore fondo perduto, concesso per il fabbisogno di circolante, per fronteggiare gli effetti dell’emergenza sanitaria, è pari:

  • 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale;
  • a 10.000 euro per ciascun socio, dell’impresa beneficiaria delle agevolazioni, di cui al decreto legge 20 giugno 2017, n. 91, fino ad un importo massimo di 40.000 euro.

Il contributo sarà erogato in un'unica soluzione a seguito delle svolgimento delle verifiche e contestualmente all’erogazione della quota saldo, ovvero, qualora sia già stato completato il suddetto iter erogativo, entro 60 giorni dalla presentazione della relativa richiesta.