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Ammortizzatori sociali, infrastrutture e un fondo speciale per l’economia reale istituito presso la Presidenza del Consiglio tra le decisioni approvate dal Cipe nella riunione del 6 marzo scorso a Palazzo Chigi. 45 miliardi di euro assegnati, una parte importante dei quali destinata a fronteggiare la crisi economica ed ad arricchire il fondo per l’occupazione che sale così a 9 miliardi.
Rispettato, dunque, l'accordo con le regioni sottoscritto dal governo il 12 febbraio 2009 che prevede l'assegnazione alle regioni di 27 miliardi di euro del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS).
Per quanto riguarda le risorse di competenza nazionale, 4 miliardi di euro sono destinati ad arricchire il Fondo per gli ammortizzatori sociali dove sono già presenti il miliardo di euro previsto dalla finanziaria e i 4 miliardi di euro frutto dell'accordo con le regioni, in totale 9 miliardi per far fronte all'aumentata spesa per gli ammortizzatori sociali in conseguenza della crisi economica.
Sempre nella competenza nazionale rientrano i 5 miliardi di euro assegnati dal Cipe al Fondo Infrastrutture per opere, alcune immediatamente cantierabili. Tra queste: gli interventi mirati alla difesa della città di Venezia, gli interventi nei sistemi metropolitani di Palermo, di Catania, del Sistema Regionale Campano, di Bari, di Cagliari, di Roma e di Milano con particolare attenzione alle opere connesse all’EXPO 2015 e gli interventi sulla rete idrica del Mezzogiorno.
Infine, istituito presso la Presidenza del Consiglio, con uno stanziamento di 9 miliardi di euro, un Fondo strategico per il sostegno dell’economia reale, a disposizione di progetti che saranno esaminati dal Consiglio dei ministri.
Queste in sintesi le decisioni prese nel corso della riunione presieduta dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Per quanto riguarda le risorse assegnate alle regioni sono stati approvati - nel corso della riunione - i primi 8 programmi regionali presentati dalle regioni Piemonte (833 milioni di euro), Val d'Aosta (39 milioni di euro), Lombardia (793 milioni di euro), Liguria (320 milioni di euro), Emilia Romagna (268 milioni di euro), Toscana (709 milioni di euro), Umbria (237 milioni di euro), Marche (225 milioni di euro) e la Provincia autonoma di Bolzano (80 milioni di euro).
Fonte: Tribuna Economica