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Consiglio Nazionale dei Dottori Commerciali e Revisori Contabili, congiuntamente con Equitalia, hanno presentato lo scorso gennaio la procedura di rateizzazione delle somme iscritte a ruolo. Un'opportunità anche per le imprese che si trovano in situazione di temporanea difficoltà finanziaria.

Questo, infatti, il principio alla base della concessione della dilazione, intesa come possibilità di pagare il debito erariale ma non in un'unica soluzione.
I debiti rateizzati, è bene ricordare, non possono essere compensati con i crediti d'imposta.
Le società che intendono dilazionare importi inferiori a cinquemila euro dovranno presentare richiesta tenendo conto del numero massimo delle rate:
massimo 18 rate per importi fino a 2.000 euro;
massimo 24 rate per importi compresi tra 2.001 euro e 3.500 euro;
massimo 36 rate per importi compresi tra 3.501 euro e 5.000 euro.
Per importi superiori a cinquemila euro la richiesta di dilazione deve essere accompagnata dalla certificazione dell'autenticità dei dati aziendali redatta da un professionista, o comunque da un organo di controllo che attesti la veridicità dei documenti prodotti.
Il tutto, corredato da documenti che testimonino la reale e momentanea difficoltà ad adempiere, la presenza di eventi straordinari che gravano sulla situazione patrimoniale dell'impresa e che ne determinano lo stato di obiettiva difficoltà.
È possibile presentare una nuova richiesta di dilazione pur avendo già ottenuto una proroga nei pagamenti, a condizione che la precedente richiesta sia regolarmente onorata. In tal caso non dovranno essere prodotti i documenti propedeutici all'accettazione, a condizione che l'istanza di rateazione venga presentata entro sei mesi dalla documentazione economico-patrimoniale presentata ai fini della prima istanza.

Fonte: pmi.it