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All’interno del pacchetto anticrisi varato dal governo sono presenti rilevanti misure volte direttamente ed indirettamente ad alleviare gli effetti negativi che l’attuale globale recessione economica provoca sulle famiglie e sui soggetti più bisognosi
Di seguito le misure per le famiglie: • i cittadini residenti che compongono un nucleo familiare a basso reddito da lavoro dipendente o pensione o redditi assimilati riceveranno un bonus straordinario tra i duecento ed i mille euro, parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e a seconda che in famiglia vi siano portatori di handicap; • i mutui per l’acquisto della prima casa non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente; • le tariffe vengono bloccate o ridotte per tutte le forniture abituali (fuorché l’acqua) fino al 31 dicembre 2009; • dal 1° gennaio 2009 le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno anche diritto alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale; • in aiuto ai lavoratori pendolari sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali; • previsto un prestito (a tasso particolarmente agevolato) alle famiglie nel cui ambito avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita.
In riferimento ai mutui per la prima casa, il decreto prevede degli interventi sui finanziamenti, anche rinegoziati, stipulati a tasso variabile (non è previsto alcun cambiamento per il tasso fisso).
Due le principali novità: I vecchi mutui: il decreto legge stabilisce che per i mutui stipulati prima dl 31 ottobre 2008, le rate a tasso variabile non potranno superare il tetto del 4%, (per tutto il 2009) e sarà lo Stato a farsi carico dell’eccedenza, ripagando le banche con un credito di imposta I nuovi mutui: dal primo gennaio 2009 le banche dovranno offrire ai clienti anche la possibilità di accendere mutui a tasso variabile sulla prima casa indicizzati al tasso Bce e non solo al tasso Euribor. Si dovranno comunque attendere ulteriori chiarimenti da parte del Governo.