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L’agevolazione, per la quale nell’ultima manovra finanziaria sono stati stanziati 617 milioni di euro l’anno, spetta in relazione agli investimenti realizzati dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Gli investimenti devono essere connessi ad un progetto di investimento iniziale.
Costituiscono beni agevolabili, le acquisizioni, effettuate anche tramite contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti ed attrezzature varie, che fanno parte di un progetto di investimento iniziale.
Il beneficio dovrà essere determinato con riguardo ai nuovi investimenti eseguiti in ciascun periodo d’imposta, di beni agevolabili, per la parte del loro costo complessivo che eccede gli ammortamenti dedotti nel periodo di imposta, relativi a beni d’investimento della stessa struttura produttivi.
Sull’importo così determinato potrà essere calcolata la percentuale di agevolazione, pari a:
- 20% per le piccole imprese;
- 15% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese.
Il beneficio (credito) spetta con i seguenti massimali di investimento:
- fino a 1,5 milioni per le imprese di piccola dimensione
- fino a 5 milioni per quelle di media dimensione
- fino a 15 milioni per le grandi imprese.
Il credito d’imposta ha carattere automatico.
Non possono usufruire del credito d’imposta le imprese in difficoltà o quelle che operano nei seguenti settori:
• industria siderurgica
• industria carbonifera
• fibre sintetiche
• costruzione navale
• trasporti e relative infrastrutture
• produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche
• settore creditizio, finanziario e assicurativo.

Le imprese devono presentare la richiesta a parrtire dal 30 giugno 2016, direttamente o attraverso gli intermediari incaricati quali professionisti, associazioni di categoria, Caf e altri soggetti.

Il credito d’imposta potrà poi essere utilizzato solo in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici Entratel o Fisconline, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.
Super ammortamento e credito d’imposta per le imprese del Sud
La Legge di Stabilità 2016 ha previsto inoltre, per le imprese meridionali, anche un super ammortamento, che è del tutto compatibile con il credito d’imposta.
Il super ammortamento consente la deduzione di una quota di ammortamento maggiorata del 40% e vale per gli acquisti effettuati, anche in leasing, nel periodo compreso tra il 15 ottobre 2015 ed il 31 dicembre 2016, fatta eccezione per i beni soggetti a coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%.
Gli imprenditori che intendono investire al Sud potranno, quindi, usufruire contemporaneamente di entrambi i bonus fiscali per il medesimo investimento.
Non sono invece cumulabili gli aiuti “de minimis” o altri aiuti di Stato