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Via libera dall'Unione Europea alle modifiche del Programma di sviluppo rurale della Sardegna. Alla dotazione iniziale del Psr si aggiungeranno nuove risorse comunitarie, regionali, statali e private, per un totale, confinanziamenti compresi, di 49,6 milioni di euro. «Siamo la prima Regione, con la Toscana e a livello di Paesi membri tra i primi in Europa», commenta l'assessore regionale all'Agricoltura Andrea Prato, «a vedere approvata la nuova versione del Psr. Uno strumento che non solo potrà contare su ulteriori risorse, ma soprattutto queste andranno a soddisfare le nuove esigenze del comparto, piegato da una profonda crisi internazionale».
L'approvazione del nuovo Psr della Sardegna, all'unanimità, è avvenuta durante la prima seduta del Comitato Star (Sviluppo rurale) della Commissione Ue a seguito della revisione prevista dall'health check della Pac (Politica agricola comune) e all'European Recovery Plan. Come si legge ancora in una nota della Regione, gli altri Paesi Ue che hanno avuto l'approvazione del Psr sono Cipro, Polonia, Austria, Finlandia e Irlanda del nord, mentre a livello nazionale finora solo quello della Sardegna e della Toscana hanno avuto il benestare.
Il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia esprime soddisfazione per il via libera, da parte del Comitato sviluppo rurale della Commissione europea, del Psr di Sardegna e Toscana, «modificati per tener conto delle recenti riforme riguardanti la Politica agricola comune e la strategia europea anticrisi». «I fondi», evidenzia il ministro Luca Zaia, «saranno utilizzati, principalmente, per attuare le cosiddette nuove sfide dello sviluppo rurale: misure di accompagnamento alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario, energie rinnovabili, tutela della biodiversità, mitigazione dei cambiamenti climatici, gestione delle acque e diffusione della connessione internet a banda larga nelle aree rurali».
Il ministro aggiunge che «la Sardegna concentrerà la maggior parte delle risorse aggiuntive, circa 12 milioni di euro, per interventi finalizzati al miglioramento ed alla modernizzazione delle infrastrutture irrigue nonché per misure atte a favorire investimenti per la produzione di biogas ed energia da altre fonti rinnovabili, circa 7 milioni di euro». Quasi 11 milioni di euro saranno utilizzati per la diffusione della banda larga nelle aree rurali della Regione.
Fonte: Unione Sarda